Nato nel 1921 a Ferentino (Frosinone) “di origine siamo Ernici, non Etruschi!” precisava con orgoglio – dove faceva visita regolare ogni anno malgrado i 5 bypass, una Laurea in Chimica Farmaceutica, Lolli-Ghetti era arrivato allo shipping in maniera incidentale, conoscendo quella che sarebbe diventata sua moglie, nipote del grande armatore lericino, purtroppo deceduta tragicamente nel partorire l’adorata quarta figlia Maria Amelia; l’unica dei quattro figli (gli altri sono Alberto, Annalisa e Giovanna) coinvolta nel business e nominata amministratore delegato nel 1990.
Entrato a collaborare col gruppo armatoriale Bibolini come Direttore Amministrativo, poi coprendo posti di maggiore responsabilita’, alla morte del Senatore nel 1955 dette vita alla Carboflotta insieme al cugino Telesio e nel 1964 creo’ la nuova compagnia Carbonavi, con tre sole unita’ subito avviando un poderoso potenziamento grazie ad importanti contratti di trasporto. Nel 1972 rilevo’ il controllo della NAI Navigazione Alta Italia dando vita ad una flotta che nel momento di massimo fulgore ebbe oltre cinquanta navi in esercizio, comprese le prime VLCCs sotto bandiera italiana.
Creatore nel 1966 delle prime petroliere ecologiche a doppio scafo – per questo ricevette il riconoscimento di Maritime Man of the Year 1970 – nel 1972 sali ai vertici dell’associazione di categoria nazionale (per 5 anni) favorendo la riunificazione di Confitarma.
Con interessi nel settore edilizio-alberghiero (Prato Nevoso) e ideatore nel 1974 della splendida tenuta della Margara (Alessandria), uno dei Golf Club più belli d’Italia, presidente dell’amata Sampdoria in due circostanze (1961-1965 e 1974-1978) prima di cedere a Paolo Mantovani anche la squadra di calcio, dopo la flotta NAI (travolta da un crack finanziario cui peraltro Lolli Ghetti aveva saputo sottrarsi per tempo, rifugiandosi a New York prima – dove aveva rilevato la Scorpio – e nel Principato monegasco successivamente), era stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973.
Glauco Lolli-Ghetti