Il numero e la rilevanza delle strutture antiche di Ferentino ha dato luogo a tutta una serie di carte topografiche della città, che nel corso del secolo scorso e di questo hanno impegnato studiosi quali M. Candidi Dionigi, A. Fea, G. Bono, A. Bartoli, L. Quilici e S. Quilici Gigli, P. Sommella e lo stesso T. Ashby. Come gran parte dei precedenti, il lavoro di Ashby non è uno schizzo ma una vera e propria pianta della città, che comprende l’abitato moderno ma segnala anche le principali strutture antiche, localizzate sul tessuto urbano e indicate con il nome attuale. E’ il caso dell’acropoli, riportata nell’area dell’attuale Vescovado, e delle mura esterne, comprensive delle torri difensive aggiunte nel Medioevo.
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