mappabartoli
I resti antichi all’interno di Ferentino assicurarono alla città un progressivo interesse degli studiosi, alcuni dei quali stesero piante della città, che la comprendevano interamente o che ne riproducevano le parti più significative. Alle piante di M. Candidi Dionigi, T. Ashby, G. Bono ed A. Fea, si aggiunse nel 1954 quella di A. Bartoli. Cronologicamente tra le più recenti, la pianta di Bartoli raffigura senza troppi dettagli la città moderna, e mostra una certa attenzione alle strutture antiche, che sono riportate sulla carta e localizzate con l’indicazione della loro funzione e della strada moderna sulla quale si trovano. Come già osservato per la pianta stesa da Fea, queste carte vanno lette con cautela, in quanto riportano come antichi anche edifici più recenti: è il caso delle torri lungo le mura, che sono medievali.