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Pianta dell’acropoli di Marianna Candidi Dionigi 1809

Tra le varie piante di Ferentino redatte tra questo e lo scorso secolo, quella degli inizi dell’800 di Marianna Candidi Dionigi è particolare per la scelta di un soggetto specifico, ossia l’acropoli della città. La raffigurazione di una sola parte del perimetro urbano ha permesso una maggiore accuratezza nella resa dei dettagli, tanto che la carta della Dionigi è stata un valido strumento per la ricostruzione degli edifici che occupavano l’area dell’attuale Vescovado nell’antichità e di quelli che vi insistevano prima delle demolizioni di metà Ottocento. Anche se, come già per le torri medioevali lungo la cinta muraria, non tutti gli edifici dati per antichi dalla Dionigi possono essere riconosciuti tali, la carta ha comunque facilitato la soluzione di alcuni dei principali interrogativi sulla loro collocazione e funzione.