TESTOL. ARRUNTIO. STELLA. L. IULIO. MARINO. COS.
XIIII. K. NOV. M’ACILIUS. PLACIDUS, L. PETRONIUS. FRONTO IIII VIR. I.D.S.C. FERENTINI. IN. CURIA. AEDIS. MERC. CURI. SCRIBUNDO. ADFUERUNT. Q. SEGIARNUS. MAE CIANUS. T. MUNNIUS. NOMANTINUS QUOD. UNIVERSI. V.F.T. POMPONIUM. BASSUM. CLARIS SIMUM. VIRUM. DEMANDATAM. SIBI, CURAM, AB INDULGENTISSIMO, IMP. CAESARE. NERVA. TRAIANO AUGUSTO. GERMANICO. QUA. AETERNITATI. ITALIAE SUAE. PROSPEXIT. SECUNDUM. LIBERALITATEM. EIUS ITA ORDINARE. UT. OMNIS. AETAS. CURAE. EIUS. MERITO GRATIAS. AGERE. DEBEAT. FUTURUMQUE. UT. TANTAE VIRTUTIS. VIR. AUXILIO. SIT FUTURUS. MUNICIPIO NOSTRO. Q.D.E.R.F.P.D.E.R.I.C. PLACERE. CONSCRIPTIS. LEGATOS. EX, HOC. ORDINE MITTI. AD, T. POMPONIUM. BASSUM. CLARISSI MUM. VIRUM. QUI. AB.EO.IMPETRENT. IN. CLIEN, TELAM. AMPLISSIMAE. DOMUS. SUAE. MUNI CIPIUM. NOSTRUM. RECIPERE. DIGNETUR PATRONUMQUE. SE. COOPTARI. TABULA HOSPITALI. INCISA. HOC. DECRETO. IN. DOMO. SUA. POSITA. PERMITTAT. CENSUERE EGERUNT. LEGATI A. CAECILIUS. A.F. QUIRINALIS. ET. QUIRINALIS. F |
Iscrizione su lastra di bronzo di 43,5 x 35,8 cm rinvenuta, fissata ancora su un pilastro, nel 1558 a Roma sul Quirinale. Fece parte della Collezione Capranica che, acquistata dai Medici fu portata a Firenze dove si trova tutt’ ora nel Museo Archeologico.
TRADUZIONEIl 19 ottobre (dell’anno 101 d.C.), essendo consoli Lucio Arrunzio Stella e Lucio Giulio Marino, i quatorviri incaricati di amministrare la giustizia, Manio Acilio Placido e Petronio Frontone, convocarono il senato di Ferentino, nella Curia del tempio di Mercurio. Intervennero, per la stesura del verbale, Quinto Segiarno Meciano e Tito Munnio Nomantino. Poiché tutti insieme (all’unanimità) (i senatori) espressero il parere che l’illustrissimo uomo Tito Pomponio Basso, presa a sé la cura (affidatagli) dal benevolentissimo imperatore Cesare Nerva Traiano, Augusto, Germanico, per la cui (provvidenza) ha previsto vita eterna alla sua Italia, che, secondo la sua liberalità debba così disporre affinchè ogni tempo (possa) rendere grazie all’opera ed al merito suo, e, siccome nel futuro, quest’uomo di tanta virtù potrebbe essere d’aiuto al nostro Municipio, poiché piacerebbe che questo avvenisse, pertanto essi così decretarono: di decidere che siano inviati (a Roma) (due) senatori come legati, all’illustrissimo uomo Tito Pomponio Basso, con questa disposizione che lo preghino di accogliere, come cliente della sua grandissima casa, il nostro Municipio e che si degni di farsi eleggere (suo) patrono, che acconsenta di affiggere questo decreto su una ospitale tavola (di bronzo) incisa.
Decretarono. Mandarono i legali Aulo Cecilio, figlio di Quirinale e (suo) figlio Quirinale. |