Francese di origine, inviato in Terra Santa come Patriarca di Gerusalemme nel 1255, non si recò mai a Roma. Estremamente apprezzato per le sue qualità religiose e diplomatiche, fin dall’inizio del suo pontificato, si mostrò nemico di Manfredi Re di Sicilia e continuatore della politica dei suoi predecessori, bandendo una crociata contro di lui.
Fra le sue iniziative di carattere religioso ci furono la venerazione del Sacramento Eucaristico – con l’istituzione della festa del Corpus Domini – che però, a causa della sua morte, divenne effettiva ed operante solo dopo il concilio di Vienne del 1311, la riforma dell’Inquisizione Medioevale, nonché l’istituzione dell’Ordine dei Cavalieri Gaudenti1. Essi erano frati cavalieri che si occupavano della difesa della religione e del buon vivere civile, scelti tra secolari, nobili e ricchi, potevano essere coniugati e godersi la vita non curandosi di mortificare la carne come negli altri ordini religiosi.

1 da qui il legame con Ferentino, dove i Cavalieri risiedevano nell’omonimo Palazzo sito vicino la chiesa di Santa Maria dei Cavalieri Gaudenti

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