Lotario dei Conti di Segni, futuro Papa Innocenzo III, nativo di Gavignano (nei pressi di Roma): la sua brillante strategia e la perfetta padronanza dell’ideologia teocratica avevano finito per imporre la personalità di questo Papa a livello europeo, divenendo incarnazione della legge e dell’ordine. A lui si deve, tra l’altro, la realizzazione del primo stemma papale tramandatoci, nel quale è raffigurata l’aquila imperiale dei Conti di Segni che evidenzia il simbolo del potere teocratico. Eletto pontefice a soli 38 anni, divenne presto tutore di Federico II che sua madre – morendo prematuramente – riuscì a far incoronare Re di Sicilia a soli 3 anni. Il neo pontefice – in base al testamento – avrebbe dovuto assumere anche la reggenza del Regno di Sicilia durante tutto il periodo di minorità di Federico.
Grande uomo di potere, mascherò i propri intenti con una conquista cristiana del mondo, volle Ferentino capoluogo e importante Diocesi dell’allora unica provincia di Campagna e Marittima e soggiornò in questa città nel Palazzo Gentilizio Innocenzo III, sede di riposo o abituale dimora estiva – come Viterbo e Orvieto (anche se non si hanno sufficienti fonti storiche che attestino che detto palazzo fosse di sua proprietà e che fosse sua abituale dimora quando veniva a Ferentino).
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