Giovanni di Brienne
Giovanni di Brienne (1158 circa – Costantinopoli, 27 marzo 1237) re di Gerusalemme dal 1210 al 1225 e imperatore latino di Costantinopoli dal 1229 fino alla morte.
Nel 1223, a Ferentino, incontrò papa Onorio III e l’imperatore Federico II. Qui con un accordo veniva promessa in sposa, all’ imperatore, la figlia di Giovanni, Isabella, erede al trono di Gerusalemme, con l’impegno di allestire una crociata per la liberazione della Terrasanta. Successivamente, Giovanni si recò in Francia e in Inghilterra ma, non ebbe molto successo: il 6 agosto 1223, nella cattedrale di Reims, partecipò alla cerimonia di incoronazione del nuovo re di Francia Luigi VIII. Da lì poi si recò a Santiago de Compostela, dove il re Alfonso IX di León gli offrì la mano di una delle sue figlie e la promessa del suo Regno. Giovanni scelse come sua terza sposa Berenguela, più giovane di quasi quaranta anni rispetto a lui; le nozze vennero celebrate nel 1224 a Toledo.
Dopo una visita in Germania, nel 1225, tornò a Roma e, nel novembre a Brindisi assistette alle nozze della figlia Yolanda. Il giorno successivo ricevette, dal genero Federico II, l’inattesa richiesta di abbandonare titolo e dignità di re, in favore dell’imperatore stesso, in contrasto con gli accordi di Ferentino. Infatti Federico II, giunto a Gerusalemme nel 1229, si autoproclamò re e risolse la sesta crociata accordandosi con il sultano d’Egitto Malik al Kamil.
Papa Gregorio IX diede allora incarico a Giovanni di Brienne di mettersi a capo delle truppe pontificie che, fomentando i baroni del Regno di Sicilia, occuparono l’Italia meridionale durante l’assenza dell’imperatore. Federico II, rientrato prontamente da Gerusalemme, disperse l’esercito papale e dei baroni ribelli a Capua, costringendo Giovanni a ritirarsi.

Giovanni di Brienne, fu anche esponente della Scuola siciliana di Federico II. Di lui s’è conservato un discordo, Donna, audite como , nel quale il cavaliere tratta raffinatamente il tema amoroso con forme comunque popolari.