Rinvenuta tra il piano terra e le fondamenta del medioevale Palazzo Comunale; con la sua struttura rimaneggiate nel corso dei secoli, si affaccia oggi sulla Via Consolare di fronte la vasta e panoramica Piazza Mazzini. L’ arch. Luigi Morosini sin dal 1905 comunicò la presenza di pavimenti a mosaico in bianco e nero e di lastre calcaree a poca profondità sotto il piano terra del Palazzo Comunale. Interventi di ristrutturazione effettuati negli ultimi decenni del secolo XX negli ambienti a piano terra del Palazzo, assegnati come sede all’Associazione Pro Loco di Ferentino, portarono alla luce pavimenti musivi bianco-neri, resti di muri divisori degli ambienti domestici, l’impluvium di un atrio, lacerti di intonaci affrescati, documentando la presenza di una domus di epoca repubblicana, abbattuta e ricoperta dalle successive costruzioni. Resti di pavimento in mosaico bianco con tessere minute sono visibili a circa un metro di profondità rispetto al livello del pavimento attuale.
Altri tratti di pavimento sono stati scoperti intorno al 1985 e la ristrutturazione complessiva risale al 1999. In questa Domus privata, datata II sec. d. C., sono state individuate anche fasi edilizie più antiche di epoca sia repubblicana che arcaica (VI sec. a.C.). Così il Palazzo Consolare si presenta come esempio unitario di continuità insediativa nell’ambito del tessuto storico ed urbanistico della città.
Attualmente sono visibili:
     • L’Atrio con tracce di mosaico pavimentale – tessere bianche e nere;
     • Due vasche per l’impluvium, ossia la raccolta di acqua piovana – costituito
       da lastre di peperino grigio e modanatura sagomata a doppio toro;
     • Muratura in parte originaria;
     • Fognoli per il deflusso dell’acqua situati sotto il pavimento.
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