Acropoli
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La principale emergenza di Ferentino, sia da un punto di vista altimetrico che dell’organizzazione spaziale ed urbanistica, è l’Acropoli, situata nella zona nord-ovest e in posizione eccentrica rispetto al tessuto urbano delimitato dalla cinta muraria esterna. Attualmente l’Acropoli si presenta come una vasta area di forma quadrilatera (m. 140 x 95), le cui pendici sono fortificate e regolarizzate da una possente opera muraria, costruita secondo due tecniche diverse: il basamento è in grandi blocchi di calcare e i muri direttamente sovrastanti sono in travertino. Queste mura, oltre ad essere un’appropriata fortificazione alla funzione dell’Acropoli come luogo prettamente strategico e di difesa nell’ambito della città e del territorio, hanno anche il compito di contenere e consolidare l’arenaria friabile di cui è composto il rilievo naturale su cui sorge la città. La compresenza delle due tecniche costruttive ha posto agli studiosi di archeologia il problema della datazione delle mura che cingono l’Acropoli, che vengono considerate come risalenti a due epoche diverse – ossia molto antica (pelasgica, poligonale) la parte inferiore in massi di calcare; di età sillana la parte superiore in blocchi squadrati di travertino, oppure riferibili ad un’unica epoca costruttiva, posta tra il II e il I secolo a.C.
Tale dibattito si fonda sull’analisi delle ragioni tecniche e stilistiche della costruzione e sull’interpretazione di un’iscrizione posta sul lato sud-ovest dell’Avancorpo dell’Acropoli e ripetuta sul lato est.
Dunque, tutto il complesso dell’Acropoli è stato osservato in rapporto alle vie di accesso alla spianata e all’Avancorpo, alle fortificazioni e alle strutture. In particolare sono state rilevate le fondamenta dell’Avancorpo costituite da gallerie praticabili con volte a tutto sesto, che sostengono il peso della spianata su cui sorgeva in epoca romana un edificio monumentale.
RESTI ARCHEOLOGICI PIAZZA DUOMO

Sull’Acropoli esisteva originariamente una chiesa dedicata a San Pietro Apostolo che si pensa sia passato a Ferentino. Tale chiesa risaliva ai primi secoli del Cristianesimo ma la documentazione è quasi inesistente. Giacomo Bono sosteneva che fosse stata eretta nel V secolo circa.
Nel 1850 venne fatto il progetto per una nuova cattedrale da realizzarsi dal 1854 in poi che doveva sostituire quella attuale: il progetto venne affidato all’architetto Andrea Busiri Vici e, per grandezza, doveva uguagliarsi a Sant’Andrea della Valle a Roma: tre portali corrispondenti alle tre navate interne, con torri laterali e cupola centrale.
I resti di torri ancora visibili appartenevano, probabilmente, a fortificazioni di epoca romana.
Dunque, da un punto di vista archeologico la stratificazione presenta tracce di:

• edificio romano fortificato – magazzini per granaio;
• edificio romano fortificato trasformato e riusato come chiesa;
• nuova cattedrale, iniziata ma mai terminata.